Parentela

LA PARENTELA

La parentela è il vincolo che unisce coloro che discendono da una stessa persona o, come afferma il codice civile (art. 74 c.c.) dallo stesso stipite.

 

Si distinguono due diverse tipologie di parentela:

  • Parentela diretta (o in linea retta) unisce le persone che hanno una discendenza diretta (ad es. padre e figlio, nonno e nipote etc.);
  • Parentela indiretta (o in linea collaterale) unisce le persone che, pur avendo un uno stipite comune, non discendono l’una dall’altra (ad es. fratelli, zii, cugini etc.).

Il rapporto di  parentela ha conservato la sua importanza  nella materia della successione ereditaria: infatti, l’art. 565 c.c. stabilisce che, in mancanza di testamento, l’eredità si devolve per legge ai parenti del defunto secondo un certo ordine, con il limite, sancito dall’art. 572 c.c., che la successione non può aver luogo tra i parenti oltre il sesto grado ( es: i figli di cugini sono parenti di sesto grado).

Per questi motivi ci troviamo spesso di fronte alla necessità di calcolare il cosiddetto “grado di parentela” ovvero la ‘distanza’ in termini di discendenza tra gli appartenenti alla stessa famiglia.

E’ piuttosto frequente trovare norme o clausole contrattuali che fanno riferimento al grado di parentela (ad es: nella determinazione delle quote ereditarie) e a volte il suo calcolo può risultare tutt’altro che semplice.

 

L’albero genealogico

Per il calcolo del grado di parentela si rivela particolarmente utile l’albero genealogico che, come noto, è una rappresentazione grafica delle relazioni e delle discendenze tra le persone.

Gli ‘stipiti’ sono rappresentati dai nodi dell’albero genealogico, le linee rette orizzontali indicano una relazione tra ‘stipiti’ (ad es: matrimonio, convivenza etc.) da cui scaturisce una discendenza diretta, mentre le linee verticali o oblique rappresentano la relazione di discendenza.

Gli elementi terminali dell’albero genealogico (detti anche foglie) rappresentano i discendenti che non hanno avuto figli; ciascuno di essi può diventare a sua volta uno ‘stipite’ nel momento stesso in cui dà origine ad almeno un discendente diretto.

Il primo stipite dell’albero genealogico è comunemente detto capostipite.

Per determinare il grado di parentela tra due persone si individua la loro posizione all’interno dell’albero genealogico, si determina il cammino più breve che le unisce (cammino minimo) e si contano le linee di congiunzione appartenenti al cammino minimo.